Monticelli d'Oglio - Cascina Bassa

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Monticelli d'Oglio

MONTICELLI D'OGLIO
un grande complesso architettonico a corte di impianto seicentesco ed eccezionalmente unitario, situato nella campagna della bassa bresciana in prossimità del fiume Oglio.

L’abitato seicentesco di Monticelli, costruito su di un rilevo di tipo alluvionale (il toponimo di Monticelli deriva evidentemente dalla configurazione a dossi del luogo, gli antichi isolotti fluviali), è attraversato in senso est-ovest, dalla strada principale che lo struttura e organizza in parti precisamente definite e differenziate. Sul lato nord della strada si affacciano due corti aperte, con destinazione d’uso prevalentemente residenziale: la più grande, e architettonicamente definita sia negli elementi linguistici che di relazione con il paesaggio agrario, fa riferimento alla villa Borromeo-Greppi, quella minore è riferita alla cascina Biolcheria.

La corte più grande è definita sui tre lati da una cortina edilizia continua di abitazioni a due piani con portici archivoltati; i fronti esterni alla corte, secondari solo per gli elementi stilistici, trovano il loro carattere e la loro forza nella presenza del basamento in mattoni che sostiene l’intero abitato.

Il fronte nord è interrotto al centro da una grande apertura, quai una porta monumentale dell’abitato, in corrispondenza della quale i corpi di fabbrica che la definiscono si differenziano tagli di sguincio, una sorta di cannocchiale su quella campagna che villa e nucleo agricolo amministravano e coltivavano. Questi corpi di fabbrica presentano due grandi semipilastri intonacati e bugnati, una maggior altezza del fabbricato, un portico più alto sostenuto da colonne di pietra e capitelli d’ordine ionico (anziché pilastri in muratura intonacata), una diversità delle aperture.

In corrispondenza di questa discontinuità, l’asse architettonico-visuale che prende origine dalla villa proseguiva concretamente con una rampa scalinata in cotto ed un percorso alberato fino alla strada carrabile principale di accesso all’abitato, in corrispondenza dell’attuale Monumento ai Caduti della I guerra mondiale. Il percorso e la rampa sono stati distrutti in questi ultimi anni.

Sul lato sud i corpi di fabbrica si aggregano in quattro grandi emergenze: la chiesa di S. Silvestro, la villa Borromeo-Greppi, la corte dell’ex filanda (in origine corte di servizio della villa) e la cascina Biolcheria.



Architetto Giovanni Moro
Verolanuova

 
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